martedì 8 ottobre 2013

EP s.p.a. la prima ristorazione Eco friendly in Italia, a Napoli


flotta kangoo ZE in ricarica

Stamattina mentre passeggiavo nel viale adiacente l'università mi cade l'occhio all'interno della azienda EP s.p.a.  e vedo dei Kangoo "strani", diversi dal solito, incuriosito entro nel parcheggio dell'azienda e le mie intuizioni erano vere: si trattava di Kangoo ZE, completamente elettrici di Renault, inoltre lo slogan recitava ristorazione eco friendly ed il logo era costituito da un auto verde con una foglia, simbolo green per antonomasia, ed una presa elettrica.

Kangoo ZE in ricarica

Più mi avvicinavo più mi domandavo perché una scelta così coraggiosa e green non avesse avuto dovuti riconoscimenti via tv, radio e social network dato che si tratta di una scelta abbastanza dispendiosa visto che le Kangoo ZE parte da un prezzo di 20000 euro contro i 16000 euro della versione tradizionale a benzina, da non dimenticare che bisogna adattare l'impianto elettrico in modo tale da avere energia necessaria per caricare l'intera flotta e dotarsi delle colonnine Schneider con cui renault collabora.

Vista laterale dei Kangoo ZE in ricarica

Così tornato a casa ho googlato un po' il nome dell'azienda per conoscerla meglio, ed ho scoperto una bellissima realtà presente sul nostro territorio che da un contributo significativo all'ambiente di Napoli dato che, come dichiara qui il direttore commerciale di EP Giuseppe Esposito: " un veicolo commerciale, tra i più efficienti, arriva oggi a produrre 140g di CO2 per km. I nuovi Kangoo Z.E. di cui siamo dotati riducono a zero questo dato, con un indubbio vantaggio in termini ambientali ", inoltre anche l'edizione locale di Repubblica ha dedicato un articolo visibile qui dove di legge che l'azienda prevede la consegna di 30 veicolo elettrici in 3 anni, che aiuteranno a distribuire 5600 pasti al giorno nelle 72 sedi scolastiche delle Municipalità 1 e 9 del comune di Napoli portando un risparmio di oltre 46 quintali di CO2 e zero rumore, da da fare anche nel sociale(qui il link delle iniziative).

Anche i dipendenti sembrano apprezzare la scelta dell'azienda, dato che alla mia domanda: cosa ne pensi e come ti trovi a lavorare con questi kangoo elettrici? Mi ha risposto: le prestazioni sono davvero alte rispetto ai mezzi che avevamo prima, bisogna solo fare abitudine all'autonomia, che è di circa 130km, ma non è un problema dato che dobbiamo soltanto consegnare i pasti in giro per Napoli e poi ritornare in azienda dove ci sono le colonnine per ricaricarli

Ho approfondito quanto mi è stato detto detto  e, la coppia nominale del Kangoo ZE, con potenza motore di 44 kW, è di ben 226 Nm integralmente disponibile fin dall'avviamento, con un accelerazione senza vuoti, grazie all'assenza del passaggio dei rapporti; mentre utilizzando il kangoo con le motorizzazioni tradizionali scopriamo che la coppia massima che più si avvicina è quella costituita dal modello 1.5 dCi 100 Cv (80kW) quasi il doppio dei kW presenti sulla Kangoo ZE.


Per quanto riguarda invece l'autonomia, la Renault dichiara un autonomia di 170km (ciclo NEDC), ma si sa, l'autonomia dichiarata è un miraggio, quindi i 130km sono un dato accettabile, anche se bisogna vedere quanto carico trasportano ( e per quale carico nominale è stato dichiarato quel valore) e lo stile di guida del conducente.

Vi allego un interessante video dell'inaugurazione dei veicoli elettrici in azienda:

lunedì 7 ottobre 2013

Elaborato Universitario - Determinazione dell'autonomia di un auto elettrica

batterie di una Nissan Leaf posizionate sotto l'auto

Voglio condividere con voi l'elaborato che ho fatto insieme ad altri colleghi, relativo alla determinazione dell'autonomia di auto elettrica, utilizzando i parametri (coefficiente di aerodinamicità, massa del veicolo ecc) della Nissan Leaf, prima però vorrei aggiungere qualche particolare relativo alle auto elettriche e perchè saranno il futuro, solo se vogliamo.


Confronto auto elettrica - benzina 

Quanta energia è immagazzinata in 1 litro di benzina? intorno ai 10kWh, mentre per una batteria, utilizzando il rapporto al litro siamo sui 300Wh/l ( 150Wh/kg) quindi abbiamo una differenza bella grande a favore dell'auto a benzina: 1 a 30.

Ma l'energia che abbiamo con la benzina non riusciamo ad utilizzarla tutta a causa del rendimento bassissimo dei motori (intorno al 30%) quindi l'energia da 10kWh scende a 3kWh, pertanto la differenza scende 1 a 10.

Essendo il serbatoio di un auto a benzina circa 50 litri, se volessi pareggiare con le batterie l'energia della benzina dovrei mettere 10 volte i litri che ho su un auto normale, cioè 500 litri di batterie, che da un lato mi consentirebbero 6-700km di autonomia ma di contro aumenta di 1 tonnellata, più del peso dell'auto, oltre al volume che occuperebbero; le batterie si mettono sempre in rapporto 1:3 quindi 300kg di batterie.

Questi risultati sono stati fatti con l'ultima tecnologia disponibile per le batterie, le litio-ferro-fosfato, di cui l'azienda A123 in possesso di brevetto, è l'unica a produrre e vendere, hanno una vita stimata in oltre 1000 cicli, numero che aumenta se si evita di scaricare completamente la batteria, per chi volesse approfondire la questione che da sempre crea discussioni relative alla carica e scarica delle batterie eccovi un articolo in inglese  mentre quest'altro in italiano.


Le batterie in futuro

In futuro, non troppo lontano, potremo vedere in commercio, batterie che ora sono in fase di test quali le sodio-Aria con densità di ben 1600Wh/kg che hanno però troppi problemi e quelle Litio-Aria, di cui l'università di Roma sta dando un grosso contributo allo sviluppo, con una densità di 3450Wh/kg che permetterebbero autonomie tali da pensionare le auto a combustione, non dimentichiamo poi un particolare molto importante: tutte le batterie citate in questo articolo non sono inquinanti.
Ovviamente come per il petrolio, dove esistono ormai distributori a distanza di pochi metri, bisognerebbe creare un infrastruttura tale da consentire la ricarica in maniera veloce e pratica, un investimento da non poco è vero, ma oltre a creare occupazione porterebbe benefici alle metropolitane ed ai polmoni dei suoi cittadini.


L'elaborato redatto insieme ai miei colleghi universitari

Un interessante file power point relativo alle batterie è disponibile quimentre il documento relativo alla determinazione dell'autonomia delle macchine elettriche è disponibile alla visualizzazione a questo indirizzo.

martedì 1 ottobre 2013

Due giorni ad Ischia in bici



Ischia è un'isola bellissima, è la più grande del golfo di Napoli, divisa in ben 6 comuni e con una rete stradale di circa 80km, quindi non un'isoletta; è molto frequentata, sopratutto in estate dove spesso si crea un traffico fastidioso ed è piena di tedeschi che apprezzano (forse più di noi) le capacità terapeutiche delle sue acque termali.

Non sto qui a raccontarvi tutti i bellissimi posti, chiese e spiagge che potete visitare perchè non basterebbe un semplice articolo, ma sono qui per focalizzare l'attenzione e riflessione sull'esperienza vissuta sull'isola su di un mezzo insolito per i turisti ma anche per i cittadini stessi dell'isola: la bicicletta.


Per come la vedo io, un isola dovrebbe essere il laboratorio verde di un paese, luoghi dove l'inquinamento deve essere ridotto a zero, incentivare l'uso di bus, auto, motorini e bici elettriche visto che l'autonomia non conta come sulla terra ferma, ischia ha 80km di strade e se citiamo due auto elettriche come la Nissan Leaf e la Renault Zoe, praticamente si fanno oltre 2 giri dell'isola con l'autonomia a disposizione, mentre con le auto a benzina si consuma di più rispetto alla terra ferma, perché avendo bassa coppia motrice fanno più fatica ad affrontare le salite che tradotto in consumi significa aumentarli in maniera vertiginosa, ricordo che con una fiat 600, in quattro a bordo, ho percorso circa 40km con 10€ di benzina!!! Inutile citare le auto a metano e gpl che pur essendo ecologiche non hanno la coppia necessaria ad affrontare le salite dell'isola(che arrivano anche ad oltre il 10% di pendenza), quindi a causa di queste pendenze la bici tradizionale non è molto utilizzata: oltre agli sportivi nessuno la utilizza, anche se ultimamente grazie alle bici elettriche a pedalata assistita, che rendono le salite facilissime da affrontare, c'è una timida tendenza ad utilizzarla.

E' stata una bellissima ed originalissima esperienza perché abbiamo soggiornato in un bikehotel, chiamato le canne(cliccare sul nome dell'hotel per le recensioni, foto ed informazioni varie), dotato di utilissimi servizi per ciclisti, dal box bici con piccola officina alla colazione rinforzata, ai massaggi per rilassare i muscoli dopo una bella pedalata in giro per l'isola, che offre vedute stupende e percorsi adrenalinici.

Se volete scoprire gli itinerari da fare in bici vi consiglio l'ottimo team cicliscotto che oltre ad avere sul sito la mappa dei possibili percorsi, offre anche escursioni guidate, consiglio anche quest'altro blog molto utile di a ruota libera  e questo di lifeintravel.

Le uniche due note negative, ma che non hanno minimamente condizionato questa bellissima esperienza diversa dal solito, sono state :l'inquinamento e il trasporto.


Inquinamento

E pensare che sono stato a metà settembre, ci sono punti in cui l'aria è irrespirabile, specie durante le salite per strada, essendo la pendenza elevate, auto, bus e moto fanno un grandissimo sforzo che comporta un eccessiva fuoriuscita di fumi neri dallo scarico, fastidioso e dannoso per noi ciclisti che in salita necessitiamo di aria pulita, stesso discorso nei punti di ingresso dei vari comuni dove sono pieni di taxi, bus ed auto, male, perché potrebbero sfruttare l'accoppiata mare, terme, natura per una qualità della vita migliore ed un turismo che andrebbe oltre i classici luglio-agosto.


Trasporto

Ci ho dedicato un intero post visibile qui


Le foto scattate ad Ischia